Aria

Indicatori Biologici
Sentinelle per il controllo dell’ambiente

La qualità ambientale non è un concetto astratto e assoluto, ma si esprime in funzione di determinati criteri, quali l’uso di una risorsa (es: acqua, aria) e, soprattutto, la salvaguardia delle forme di vita; i bioindicatori, fornendo risposte biologiche all’ammissione all’immissione nell’ambiente di sostanze nocive, si dimostrano, a questo proposito, efficienti “sentinelle” di pericolo.

Con la Direttiva Europea 96/62/CE del 27/9/1996 sono stati fissati quattro obiettivi:

– definire  e  stabilire  obiettivi  e  qualità dell’aria  ambiente omogenei negli  Stati della C.E.

– valutare la qualità dell’aria ambiente negli Stati membri in base a metodi e criteri comuni;

– reperire e disporre di informazioni adeguate e far si che siano rese pubbliche;                         

– mantenere la qualità dell’aria ambiente, dove è buona; migliorarla negli altri casi.                 

 

 

Gli indicatori, biologici e non, sono spesso utilizzati per elaborare indici di qualità ambientale.

GeoL@b APS ha adottato la metodica INDICE DI BIODIVERSITA’ LICHENICA (IBL

utilizzando i LICHENI NEL BIOMONITORAGGIO DELL’ INQUINAMENTO ATMOSFERICO 

I punteggi dell’ IBL sono raggruppati in classi di qualità, definite da intervalli di valori dell’indice, che rendono ancora più semplice l’interpretazione.

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